La rassegna aerea di Ferrara
L’addestramento per il grande evento richiese 19.370 ore di volo, sfortunatamente funestato da 69 incidenti con 18 aerei persi e con 7 aviatori deceduti.
Lo scenario dell’esercitazione prevedeva l’Italia divisa in due, Milano come capitale del PARTITO A Difensori e Roma del PARTITO B Aggressori. Il confine tra le due opposte fazioni era lungo la dorsale dell’Appennino Settentrionale, dal passo della Cisa alla foce del fiume Metauro.
Il comando del PARTITO A venne fissato a Ferrara e gli vennero assegnate due brigate aeree (la 2^ Caccia Terrestre e l’8^ Mista da Bombardamento Diurno e Notturno), un Gruppo Autonomo Caccia Marittima ed una Squadriglia Ricognizione Strategica.
Il comando del PARTITO B venne fissato a Pisa su 3 Brigate (una Caccia Terrestre con Gruppi Autonomi di attacco al suolo, una Brigata mista da Bombardamento e da Caccia Marittima ed una Squadriglia Ricognizione Strategica. Nello specifico:
PARTITO A | PARTITO B |
1° Stormo C.T. (6° e 17° Gruppo) | 1° Stormo C.T. (6° e 17° Gruppo) |
4° Stormo C.T. (9° e 10° Gruppo) | 3° Stormo C.T. (18° e 23° Gruppo) |
8° Stormo B.N. (27° e 28° Gruppo) | 7° Gruppo Autonomo C.T. |
14° Stormo B.D. (44° e 45° Gruppo) | 7° Stormo B.N. (4° e 25° Gruppo) |
30° Stormo B.N. (87° e 90° Gruppo) | 13° Stormo B.D. (46° e 47° Gruppo) |
88° Gruppo Autonomo C.M. | 26° Gruppo Autonomo B.N. |
12° Stormo B.M. (86° e 92° Gruppo) | |
29° Stormo B.M. (91° e 93° Gruppo) |
L’esercitazione iniziò il 20 agosto ed il 27 il PARTITO B attaccò La Spezia con 350 aerei con il lancio di petardi (simulazione di bombe incendiarie), manifestini (simulando bombe esplosive) e fumogeni (simulando aggressivi chimici).
Il PARTITO A contrattaccò bombardando Ancona ed altri aeroporti nemici, il 28 fu attaccata Firenze mentre il PARTITO B bombardava Genova. Il 29, terzo giorno, il PARTITO B bombardò il Comando del PARTITO A ed il quarto giorno Milano. L’esercitazione si concluse al quarto giorno con la resa del PARTITO A.
Alle ore 8 del 3 settembre, il Re accompagnato dal Duca d’Aosta e dai ministri Balbo e Gazzera, passò in rassegna l’intera formazione aerea composta da oltre 700 aerei schierati sul campo di Ferrara ed alle 08,50 tutti i velivoli decollarono per sorvolare Bologna e atterrare sull’aeroporto di San Michele in Bosco. Purtroppo, un caccia decollato da Ferrara non riuscì a prendere quota schiantandosi poco dopo.